FALLO BENE E FALLO SAPERE. COMUNICA IL TUO ZERO WASTE .

FALLO BENE E FALLO SAPERE. COMUNICA IL TUO ZERO WASTE .

FALLO BENE E FALLO SAPERE. COMUNICA IL TUO ZERO WASTE 

Molti si chiedono: perché non ho ricevuto benefici tangibili a seguito del mio sforzo di aderire a pratiche Zero Waste? La risposta è semplice: se nessuno sa che sei una struttura sostenibile, ovviamente nessuno ti contatterà attirato dalla sostenibilità della tua azienda.

La non comunicazione a volte inconsapevole

Spesso ci si interroga sul perché, nonostante gli sforzi per adottare pratiche Zero Waste, non si percepiscano benefici concreti. Il motivo può essere più semplice di quanto si pensi: se il mondo non è a conoscenza del tuo impegno verso la sostenibilità, come possono i potenziali clienti scegliere la tua struttura per questo valore aggiunto? La comunicazione delle tue iniziative sostenibili è cruciale per tradurre i tuoi sforzi in un vantaggio competitivo evidente anche in fatto di posizionamento.

 Rifletti anche su questo: la tua “non comunicazione” potrebbe non derivare da una mancanza di consapevolezza o sforza. È possibile che, come albergatore, tu stia già contribuendo alla causa senza saperlo, ad esempio scegliendo prodotti locali a km zero, un’azione che si inserisce perfettamente nella filosofia Zero Waste. Queste pratiche, sebbene possano sembrare marginali, hanno un impatto significativo e meritano di essere riconosciute e comunicate.

 È inutile essere bravi se si rimane invisibili

Dovresti essere entusiasta di spiegare ai tuoi ospiti quali iniziative sostenibili stai adottando, quali azioni stai intraprendendo per l’ambiente e quali progetti futuri hai in programma.

Senza una comunicazione adeguata, i tuoi sforzi per la sostenibilità potrebbero passare inosservati. Se le persone non sanno cosa stai facendo, la tua struttura rischia di rimanere anonima, portando a un mancato riconoscimento del tuo impegno.

Per evitare questo, è essenziale passare da un circolo vizioso a un circolo

virtuoso della comunicazione. Se comunichi efficacemente, il tuo impegno sarà

riconosciuto, portando valore aggiunto alla tua offerta. Questo rafforza ulteriormente la motivazione a continuare a comunicare e a migliorare. E’ inoltre importante comunicare in modo efficace per educare i tuoi clienti: creando consapevolezza, generi riconoscimento dell’impegno. Senza questa comprensione, il valore del tuo investimento in sostenibilità viene ignorato e perduto.

 Infine comunicare correttamente è cruciale per promuovere i comportamenti sostenibili che la tua struttura supporta. Anche se le persone hanno buone intenzioni, spesso non sono consapevoli delle azioni corrette da adottare. È necessario informarle: molti commettono errori non per malizia, ma per mancanza di consapevolezza. Ad esempio, è fondamentale spiegare chiaramente la politica dell’hotel riguardo al non gettare gli asciugamani a terra per risparmiare acqua; se i tuoi ospiti non sono informati, non possono agire di conseguenza.

Le insidie del greenwashing

La cosa fondamentale è procedere con calma e comunicare chiaramente, evitando l’eccesso e mantenendo sempre il focus. Ricordati di comunicare solo se hai contenuti significativi da condividere, per evitare di sovraccaricare inutilmente il flusso informativo. Inoltre, è importante prestare attenzione al rischio di incappare nel greenwashing.

Questo termine descrive l’azione di ingannare (anche involontariamente) i consumatori riguardo le pratiche sostenibili di un’azienda o i benefici ecologici di un prodotto o servizio, tramite pubblicità ingannevoli o fuorvianti. Mentre molte pubblicità green comunicano sforzi sinceri verso la sostenibilità e l’eco-consapevolezza, alcune aziende utilizzano le pubblicità come strumento per sopravvalutare o addirittura falsificare la minimizzazione dell’impatto ambientale.

Può accadere quando le aziende fanno affermazioni false o vaghe, come “tutto naturale”, senza fornire prove concrete o lasciando spazio a interpretazioni errate.
In particolare: 

  Etichettare la propria struttura turistica come totalmente “Zero Waste” basandosi solo su un numero ristretto di attributi, come l’utilizzo di materiali riciclati, trascurando altri aspetti come il consumo energetico o le emissioni di gas, che possono avere un impatto maggiore sull’eco-sostenibilità complessiva della struttura.

Sostenere che la propria struttura o i propri servizi siano ecologici senza fornire prove facilmente accessibili, come ad esempio affermare che l’albergo è energeticamente efficiente senza dati a supporto.

Utilizzare termini troppo ampi o mal definiti che non permettono una comprensione chiara, come descrivere un servizio come “completamente naturale” che potrebbe comunque contenere ingredienti dannosi naturalmente presenti.

Implicare che la propria struttura turistica abbia una certificazione o un’approvazione di terze parti che in realtà non esiste, spesso attraverso l’uso di etichette di certificazione false.

Affermare qualcosa che è tecnicamente vero ma non un fattore distintivo nella ricerca di prodotti ecologici, come pubblicizzare la struttura come “non utilizza CFC” quando i CFC sono a prescindere vietati per legge.

Pubblicizzare qualcosa che semplicemente non è vero.

Attenzione

Non è solo con le parole che si può fare greenwashing! Anche con l’uso di elementi visivi che evochino la natura per indurre in errore i consumatori sulla reale sostenibilità di un prodotto o servizio.

Concludendo

Non aspettare un altro giorno per iniziare il tuo viaggio verso la sostenibilità. Ora hai compreso l’importanza di una strategia di Turismo Zero Waste e i rischi associati al greenwashing, potresti essere ansioso di sapere come implementare queste pratiche nella tua struttura alberghiera.
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 Articolo scritto in collaborazione con Marzia Pisoni

 

FOTO COVER Hotel in Thailandia   di Paul Szewczyk su Unsplash 

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