Turismo ed economia circolare. Cos’è, perché è importante, perché è difficile.

Turismo ed economia circolare. Cos’è, perché è importante, perché è difficile.

Turismo ed economia circolare. Cos'è, perché è importante, perché è difficile.

L’economia circolare è una idea-strumento “semplice” e rivoluzionaria. Ci fa intuire come tutto sia connesso e quanto sia decisivo operare in modo sistemico. Lo spazio di lavoro nel turismo è colossale.

L’economia circolare: che cos’è

Mi sono imbattuto nell’idea di economia circolare una decina di anni fa, tardi se pensiamo che è una riflessione avviata negli anni ’70, presto se osserviamo come il tema sia discusso in modo diffuso solo di recente. 

Alcuni eventi (in particolare Ecomondo a Rimini) e la pratica sul campo sono state le cause dell’approfondimento.

Come per la sostenibilità servono molti decenni affinché un principio diventi un valore condiviso, una visione una azione concreta.   

Il punto di partenza dell’economia circolare è interpretare i processi produttivi non in modo lineare ma appunto in modo circolare.

Nell’approccio lineare le risorse diventano semilavorati, poi prodotti, svolgono le loro funzioni, e poi – presto o tardi – diventano rifiuti.

Questo approccio è migliorabile sotto molti aspetti, ad esempio ogni prodotto può:

  • essere progettato per il minor uso di materie prime 
  • avere un processo col minor assorbimento di energia
  • avere una distribuzione efficiente 
  • essere progettato per poter essere riparato e upgradato facilmente
  • essere riciclato al massimo per liberare nuove materie prime

La logica di fondo è disaccoppiare la crescita del reddito e delle possibilità tecnologiche dal consumo di materie prime e dagli effetti negativi su gli ecosistemi.

Come sappiamo non esiste un prodotto, un servizio o una destinazione veramente sostenibile. Considerando l’intero ciclo di materiali, energia ed emissioni, ogni nostra attività ha ancora un’impronta significativa, che possiamo limitare e magari compensare

L’economia circolare impone un cambio culturale che porta a un ripensamento iniziale –re design–  dei prodotti e dei processi per considerarli parte di un percorso rigenerativo per tutte le sue componenti, che diventano in particolare materie prime-seconde.

Unendo eco-efficienza ed eco-efficacia.

L’importanza dell’approccio circolare, in particolare nel settore turistico

Quanto questa idea-strumento possa impattare positivamente sui sistemi ambientali è evidente. 

Immaginiamo processi che reimmettano la grande maggioranza delle materie nel ciclo produttivo e limitino al minimo i residui finali (e dove possibile li trasformino in fertilizzanti).

Si può fortemente limitare:

  • l’uso di materie prime
  • l’energia usata
  • l’emissione di gas e residui
  • l’impatto sull’ambiente e gli ecosistemi

Ma come sempre e una trasformazione può portare anche a 

  • innovazione
  • maggiore competitività
  • nuove economie e occupazione
  • sicurezza sulle materie e la loro accessibilità.
Nel settore turistico l’effetto può essere altissimo. Pensiamo a solo a:
  • sistema trasporti e infrastrutture
  • servizi diretti di accoglienza ed ospitalità
  • servizi complementari
 
Inoltre si possono innescare azioni di marketing (sincere o meno) in termini di:
  • distintività
  • posizionamento
  • impegno per causa comune e CSR
Come singole impresa, come rete, come territorio destinazione, come Paese l’opportunità di una economia non lineare rilascia enormi possibilità, contribuendo ad uno sviluppo concretamente sostenibile.
 
Riprendiamo – anche con altre prospettive – il tema della sostenibilità in questo articolo.

Economia circolare: perché è difficile applicarla

Come scrivevo anni fa: l’economia circolare non si pratica da soli, per definizione è frutto di una condivisione di visione e di una lunga co-progettazione. 

Prevede processi partecipativi e connessioni forti tra fasi diverse del design, della produzione, della distribuzione, del consumo e della consapevolezza dei consumatori. 

Del riuso e del riciclo, della raccolta e del riutilizzo delle nuove materie prime. 

Presuppone quindi lavorare con gli altri in modo sistematico

Per questo è difficile praticarla.  

Spunti concreti per operare in modo partecipativo li puoi trovare qui: 

L’approccio sistemico nel concreto (prima parte)

Turismo comunità destinazione!

Marketing territoriale? Ma ci abbiamo già provato!

Photo cover by Kate Ausburn on Unsplash

Photo da Sito UE

Alcune fonti e rimandi.

Il tema è veramente ampio e profondo, qui evidentemente solo accennato. Segnalo alcuni documenti e fonti utili. 

Capeggia sulla mia libreria World Changing – A user’s guide for the 21 century, opera monumentale e collettiva con prefazione di Al Gore.

Un bel lavoro sul turismo anche come inquadramento concettuale è Circular economy in travel and tourism di Fabrice Sorin & Stefan Einàrsson.

Un breve articolo introduttivo della UE, agile ed in italiano. 

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